lunedì 7 settembre 2009

2012

Sabato 22 Dicembre 2012, fine del mondo?

Ormai nel mondo del web gira una specie di febbre che addita questa data, non tanto lontana per la verità, per la catastrofe prossima ventura. Ma su quali basi vengono portate avanti questo tipo di supposizioni? A dire la verità qualche dato reale c'è, e deriva dalla conoscenza scientifica che oggi possediamo del calendario delle popolazioni della civiltà Maya.

Come è possibile verificare, tra quelle popolazioni non si usava computare gli anni nel modo in cui noi lo facciamo oggi. Gli 'anni', o per meglio dire i cicli annuali erano di due tipi: il ciclo Tzolkin (che durava 260 giorni) e il ciclo Haab (che durava 365 giorni). Gli anni tra l'atro non si contavano accumulandoli uno sull'altro (1,2,3 ecc...) bensì veniva utilizzato il Lungo computo, ovvero una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionale misto in base 13, 18 e 20 molto complicato. Precisamente si trattava di un numero di cinque "cifre": la prima (quella delle "unità") in base 20, la seconda (le "decine") in base 18, la terza e la quarta di nuovo in base 20, la quinta in base 13. Queste cifre si scrivono da sinistra a destra come per i numeri arabi (quelli che usiamo normalmente). Nella notazione moderna, si scrivono i numeri corrispondenti separati da punti, ad esempio 12.19.13.7.19 (corrispondente al 5 luglio 2006).

Il ciclo completo del Lungo computo era quindi di 13.20.20.18.20 = 1.872.000 giorni (circa 5125 anni), ed era multiplo del ciclo Tzolkin di 260 giorni. Le prime quattro cifre si contavano a partire da 0 (quindi la seconda andava da 0 a 17, le altre da 0 a 19). mentre la quinta andava da 1 a 13. Il primo giorno era perciò il 13.0.0.0.0 (4 Ahau nel ciclo Tzolkin).

I periodi dopo i quali si ripeteva ciascuna cifra avevano i seguenti nomi:

  • 20 giorni (prima cifra): uinal
  • 360 giorni (seconda cifra, 18*20 = 360): tun
  • 7200 giorni (terza cifra, 20*360 = 7200): k'tun
  • 144000 giorni (quarta cifra, 20*7200 = 144000): b'ak'tun
  • la quinta cifra si ripete dopo il ciclo completo di 1872000 giorni (13*144000 = 1872000).

Secondo i Maya ciascun ciclo del Lungo computo corrisponde ad un'era del mondo. Il passaggio da un'era all'altra è segnato da catastrofi e distruzioni. Il ciclo attualmente in corso è iniziato il 6 settembre del 3114 avanti Cristo ed è molto vicino al termine. Infatti il nuovo ciclo inizierà appunto il 22 dicembre del 2012. Sabato 21 dicembre sarà dunque l'ultimo giorno del vecchio ciclo.

Le prove alle quali i sotenitori di questa teoria si appoggiano sono svariate:

  • L'Iperattività del sole nel Dicembre 2012 provocherebbe un vento solare tanto forte da danneggiare il campo magnetico terreste ed invertirne i poli. Da qui la distruzione di tutte le infrastrutture tecnologiche umane e il danneggiamento della ghiandola pineale umana. Tuttavia c'è da dire che tale attività aumenta ogni 11 anni e causa al massimo tempeste magnetiche che disturbano satelliti e telecomunicazioni. Perché il ciclo del 2012 dovrebbe essere diverso dai precedenti? Nell'intera storia dell'Homo Sapiens, da 30.000 anni fa ad oggi ci sono stati più di 2700 di questi cicli e nessuno di essi ha causato estinzioni di massa. In più non c'è prova scientifica del fatto che la ghiandola pineale risenta di campi magnetici intensi o invertiti.
  • Il calendario Maya, tra i più avanzati dell'antichità inizia nel 3114 a.C., dura 5125 anni e termina proprio il 21 Dicembre 2012. Pur considerando che il fatto che il calendario Maya termini il suo ciclo non significa nulla in termini scientifici.
  • Lo schema delle tre piramidi di Giza rispetto al fiume Nilo sarebbe l'immagine riflessa nella via lattea e delle tre stelle della cintura di orione (B). La mitologia egizia dice che nell'entrata della 6°era prevista per il 2012 (L'era dell'Acquario), si verificherà un crollo della civiltà. Questa previsione non ha alcuna rilevanza astronomica e va computata nell'ambito dell'astrologia.
  • Le profezie di Malachia indicano l'attuale papa come l'ultimo Pontefice. Questa è una premonizione attribuita a San Malachia di Armagh. La storia prende le mosse da una visione mistica che San Malachia avrebbe avuto. Essa fu trascritta nel testo dal titolo "Prophetia de Summis Pontificibus" in cui Malachia avrebbe descritto, in modo figurato, i 111 (o 112, a seconda delle versioni) i futuri papi da papa Celestino II (1143-1144) fino alla fine dei tempi, indicando ognuno con un "motto". L'attribuzione a Malachia non è tuttavia sicura (il santo visse tra il 1094 e il 1148 mentre il testo fu pubblicato dal monaco benedettina Arnold Wion solo nel 1595). E va precisato che non tutti i "motti" hanno la stessa precisione, alcuni sono molto generici. In particolare nello scorso secolo sono stati avanzati dubbi riguardo la precisione dei motti anteriori al 1600 e la minore precisione di quelli successivi.
  • Una profezia di Nostradamus indica il 2012 come termine della civiltà attuale. Non nel senso distruttivo però, pare ci sarà una "rivelazione" che cambierà il nostro modo di vedere il mondo. Ma è noto che Nostradamus, come molti presunti saccenti del passato, è spesso citato come una sorta di "profeta" in grado di indovinare eventi nel futuro dell'umanità. Ammettiamo ora che io avessi predetto, come fa Nostradamus (facendo uso di un linguaggio sufficientemente criptico) la caduta di un grande dittatore a partire dal 1980 per i successivi 30 anni. Ne avrei azzeccata una di sicuro. Infatti si è verificata la caduta di Ceausescu in Romania nel 1989 e di Saddam Hussein in Iraq nel 2003, solo per citare i più famosi. Una previsione di questo tipo, se data abilmente con una certa "vaghezza e approssimazione" e se estesa per un periodo sufficientemente lungo (per esempio 400 anni) azzeccherà di sicuro un avvenimento che andrà ad accadere.

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