mercoledì 18 novembre 2009

L'Islam moderato a puntate prosegue...

L'inchiesta Undercover Mosque trasmessa il 15 gennaio 2007 sul canale Channel 4 britannico ha registrato Imam che nelle moschee affermavano:

- Non potete accettare il governo dei kafir, noi dobbiamo governarci da soli e dobbiamo governare gli altri.

- Dovete attaccare con bombe gli interessi indiani e, per quanto riguarda gli ebrei, dovete assassinarli.

- Nella vostra situazione dovete vivere come uno stato nello stato, finché prevarrete. Ma nell'attesa, dovete pregare, finché non diverrete una forza tale che la gente semplicemente si sottometterà a voi, mani in alto, finché non sarete forti abbastanza da prevalere.

L'inchiesta di Annozero su una moschea di Torino trasmessa il 29 marzo 2007 ha registrato l'Imam di Torino-Porta Palazzo Mohamed Kohail che affermava:

- Non c'è dialogo con gli infedeli.

- Con gli atei nessun compromesso: si uccidono e basta.

Un video sul IX Congresso del Centro culturale islamico di viale Jenner a Milano, sequestrato dall'antiterrorismo nel 2002 nell'abitazione di Murad Trabelsi, membro di una organizzazione terroristica che reclutava kamikaze per l'Iraq e trasmesso durante Studio Aperto Live (Italia 1) dell'11 febbraio 2006 documenta Muhammad al-Fizazi (noto anche come «l'imam itinerante») affermare durante il IX Congresso del Centro culturale islamico di viale Jenner a Milano tenutosi a Modena l'11 settembre 2000 (esattamente un anno prima dell'attacco alle Torri Gemelle di New York):

- I miscredenti sono nemici. Tra noi e i miscredenti vi è l'odio. L'inimicizia e l'odio regneranno tra noi e loro per sempre, fino a quando non crederanno nel solo Allah.

- Tutto il pensiero democratico è in contrapposizione con il pensiero islamico. Tutti gli obiettivi democratici cozzano con gli obiettivi islamici.

- Noi abbiamo una sola grandissima libertà, quella di essere liberi dentro i limiti, i vincoli della sharìa (la legge del Corano). Non vi è libertà di prostituzione nel nostro Paese, nel Paese dell'Islam. Non vi è libertà di fornicare, di consumare alcolici, di truccarsi. Non vi è libertà per i rinnegati nell'Islam.

- Se si taglia la mano del ladro si compie un atto compassionevole. Perché così facendo si tutelano i beni della gente. Così pure quando si lapida un ubriacone. Che è un atto duro, ma lo si fa per tutelare la mente, la dignità della gente.

- Il Jihad: sangue, brandelli di carne, sgozzamenti, assedi. Tutto questo è compassionevole.

Nel 2007 il Ministro degli Interni Giuliano Amato ha anche affermato che vietare il velo "a priori significa imporre la propria ideologia imperialista"...e imporlo?

In Olanda all'assassinio di Theo van Gogh l'artista Chris Ripke ha reagito dipingendo un murales sul muro esterno del suo studio: un angelo, la data di morte del suo assassinio e la scritta "Gij zult niet doden" (non uccidere, uno dei dieci comandamenti). I musulmani di una moschea vicina hanno denunciato il fatto al sindaco come offensivo e questi ha subito inviato la polizia a cancellarlo. Il reporter Wim Nottroth che ne ha documentato la distruzione e tentato di ostacolare l'esecuzione dell'ordinanza è stato poi arrestato.

Sempre in Olanda, la bandiera nazionale è stata vietata in molte scuole perché considerata discriminatoria dagli immigranti musulmani. Stessa sorte è toccata a gagliardetti ed adesivi sulle automobili dato che chi li esponeva era affrontato dai musulmani ed accusato di fascismo.

In Svezia un'organizzazione islamica ha chiesto leggi separate per i musulmani, l'impegno del governo a costruire una moschea in ogni città, paese, sobborgo e la presenza degli imam nelle scuole pubbliche.

Nel Regno Unito tra i musulmani cresce l'ostilità verso la Union Jack, da essi giudicata "grondante sangue". Per questa ragione la bandiera è scomparsa da un varco dell'aeroporto londinese di Heathrow, dai taxi delle città di Blackpool e Cheltenham e dalla stazione dei pompieri di Barking.

Nella tradizione islamica, la taqiyya indica la possibilità di rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l'adesione ad un gruppo religioso e praticarne i riti di nascosto per sfuggire ad una persecuzione. Prossimo al concetto di taqiyya è quello di kitmān che consiste nel dire solo una parte della verità riconoscendosi la riserva mentale di omettere il resto celando magari le proprie reali intenzioni.
Secondo alcuni, taqiyya e kitmān sono oggi ampiamente utilizzati dagli islamisti come strumento di lotta politica per diffondere ed affermare le loro idee nei paesi occidentali. Partendo dal comandamento coranico che impone ai musulmani di perseguire sempre e comunque l'allargamento dell'Islam, gli islamisti si riterrebbero, infatti, autorizzati/obbligati ad utilizzare a fini propagandistici taqiyya e kitmān per vincere l'ostilità dell'Occidente verso la loro fede, se questa fosse rivelata fino in fondo. Questo concederebbe loro un grosso vantaggio competitivo negli scontri dialettici, sia approfittando della scarsa conoscenza degli interlocutori dei principi dell'Islam (a partire dagli stessi concetti di taqiyya e kitmān ) sia sfruttando la presunzione di onestà intellettuale loro accordata.

Secondo un sondaggio condotto nel 2007 tra i musulmani del Regno Unito risulta che:
- l'86% reputa la religione come la cosa più importante della propria vita.
- il 28% vorrebbe vivere in Gran Bretagna con la shari'a.
- il 35% vorrebbe scuole islamiche statali per i loro figli.
- il 51% crede che una donna musulmana non dovrebbe sposarsi con un non musulmano.
- il 31% reputa legittima la pena di morte per gli apostati musulmani.
- il 61% dichiarerebbe illegale l'omosessualità.

Da altri sondaggi risulta che:

- il 56% dei turchi in Germania non vuole adattarsi ai costumi occidentali.
- il 40% considera sionismo, Unione Europea e Stati Uniti una minaccia per il mondo islamico.
- il 30% si dice disponibile a ricorrere alla violenza contro i non musulmani, se questo potesse giovare alla comunità islamica.
- l'81% dei musulmani britannici, il 69% di quelli spagnoli, il 66% di quelli tedeschi ed il 46% di quelli francesi si sentono prima di tutto musulmani e poi cittadini del loro paese.

Io sono fermamente convinto che ci sia tanta brava gente che merita di stare qui. Anche più di molti italiani o europei. Ma sono anche convinto che ce ne sia altrettanta che non va bene. E questo è dimostrato per esempio dagli ultimi casi in cui persone perbenissimo e integrate al livello massimo hanno improvvisamente compiuto atti terroristici (in Texas, a Milano, a Londra nelle metropolitane)....